Il Centro Acqua e Biodiversità di Rovenaud-Valsavarenche, il Giardino Botanico Alpino Paradisia e L’Uomo e i coltivi, i tre centri di divulgazione scientifica gestiti dal Parco Nazionale Gran Paradiso, hanno promosso “Natura in Evoluzione”: un progetto collaborativo di esperienza ravvicinata di studio della fauna e della conservazione della natura. La rassegna si è articolata in tappe dedicate al passato, presente e futuro con laboratori e attività pratiche coinvolgenti per bambini e ragazzi, che hanno permesso loro di entrare in contatto diretto con la ricerca scientifica e gli esperti del settore, seguiti da serate di divulgazione scientifica. L'obiettivo principale è fornire un'esperienza educativa e stimolante ai partecipanti per approfondire la loro comprensione della natura, dell'evoluzione e delle sfide legate alla conservazione della biodiversità.
Il 24 giugno si è svolto il laboratorio "Alla ricerca di antiche tracce: quali creature abitavano le nostre valli?" a cura di archeologi di Akhet MAR, durante il quale i partecipanti hanno avuto l'opportunità di simulare uno scavo per scoprire fossili vegetali, animali e oggetti. È stato presentato il lavoro dei paleontologi e spiegato il processo di formazione dei fossili, evidenziando la connessione tra l'evoluzione della Storia dell'uomo e i cambiamenti naturali. Successivamente, si è tenuta la conferenza serale di Massimo Bernardi, paleontologo MUSE "Non solo dinosauri. Una serata a zonzo nel tempo profondo".
Il 22 luglio Alice Brambilla, ricercatrice di genetica degli ungulati dell'Università di Zurigo/PNGP ha condotto il laboratorio "DNA, mutazioni e selezione naturale, come avviene l'evoluzione?" coinvolgendo i partecipanti attraverso giochi ed esercizi che aiuteranno a comprendere il funzionamento del DNA e l'importanza delle mutazioni casuali nel processo evolutivo e con un piccolo esperimento di estrazione del DNA da un campione biologico. La serata si è conclusa con la conferenza "Fossili, molecole e biodiversità: l'evoluzione sotto i nostri occhi" tenuta da Telmo Pievani, filosofo ed evoluzionista dell'Università degli Studi di Padova.
L'11 agosto si è svolto il laboratorio "Uccelli, farfalle e cavallette ci aiutano a predire il futuro. Come studiare la biodiversità quando il clima cambia?" condotto da Silvia Ghidotti, ricercatrice esperta in lepidotteri del PNGP/Associazione BIOMA. La giornata è poi terminata con la conferenza "Acqua passata macina ancora e macinerà: gli effetti di passato e presente sul futuro della biodiversità alpina" presentata da Emanuel Rocchia, ricercatore esperto di monitoraggi in ambiente alpino del PNGP/Associazione BIOMA.
La serata conclusiva del 20 agosto intitolata "Natura in evoluzione: un dialogo guidato dalle domande raccolte e dalle esperienze fatte durante il percorso" ha visto la partecipazione di diversi esperti, tra cui Bruno Bassano (direttore del PNGP), Antonello Provenzale (fisico e climatologo del CNR), Giuseppe Bogliani (zoologo), Elisa Palazzi (fisica dell'Università di Torino) e Massimo Bernardi (paleontologo del MUSE) ed è stata un'opportunità per condividere domande, esperienze e approfondire la conoscenza sulla natura e sull'evoluzione.
Sito web per approfondimenti:
https://www.pngp.it/natura-in-evoluzione